La sella è uno strumento importantissimo per la salute del cavallo e il comfort del cavaliere, oggi conosceremo da vicino la professione di sellaio in compagnia dell’amico artigiano Stefano Testerini.
Ciao Stefano, potresti presentarti ai nostri lettori?
Ciao Ilaria, grazie per il tuo invito! Dunque, mi chiamo Stefano Testerini, vivo a Sansepolcro (AR) e ho qui il mio laboratorio artigianale da sellaio.
Perché hai deciso di dedicarti a questa professione?
Ho sempre sentito nella parte più profonda di me la “chiamata” a mettere a posto il tanto dolore che per secoli si è prodotto fra uomini e cavalli, specialmente, ma non limitatamente, all’uso delle selle e finimenti in genere.
Cosa vuol dire essere un “sellaio”?
Essere sellaio vuol dire farsi carico del dolore dei cavalli causato direttamente ed indirettamente dalle selle e quindi concepire e realizzare il modo virtuoso di crearle ed usarle nel rispetto dei cavalli stessi per primi. E’ escluso il nascondersi dietro alle “tradizioni”, a concetti indimostrati, a conclusioni date per scontate, a luoghi comuni etc.
Come è nata la sella?
In Europa mediterranea, probabilmente la sella è un “esotismo” venuto dall’asia. Invito a non confondere la sella con staffe e staffili. Oggi giorno identifichiamo la sella con qualsiasi tipo di “finimento” dotato di staffe e staffili; anche questi probabilmente giungono a noi dall’Asia e per secoli , la sella non era dotata di staffatura. Mi rendo disponibile per gli interessati a condividere quanto conosco sulle origini ed evoluzioni della sella.
Perché è importante la sella?
La sella, per l’esperienza che ho fatto dal mio punto di vista è della massima importanza per ridurre la paura di cadere di chi cavalca. Solo negli ultimi anni, essendosi espansa l’etica equestre tanto da cercare di mettersi nei panni del cavallo, cercando di rispettarlo anche nell’uso della sella, questo strumento è stato valutato anche come veste o calza al cavallo; ci siamo riusciti? Bisogna approfondire e dare la possibilità a chi lo desidera, di conoscere, provare e verificare.
Esiste una sella che vada bene per ogni cavallo?
La domanda è buona ed evidentemente la risposta per me è no. Tuttavia, ancor prima di addentrarci nell’articolato ma semplice mondo delle misure della sella, anzi, dell’arcione sui cui essa si costruisce, bisogna accettare il fatto che la sella ha uno spazio ben definito e riconoscibile della schiena del cavallo nel quale essere fissata. Solo conoscendo questo semplice particolare tecnico, si potrà con successo e logica consequenziale, andare a vedere le misure delle selle per essere poi in grado di gestire qualsiasi sella in relazione a qualsiasi cavallo.
Grazie Stefano per averci dato un assaggio dell’affascinante professione di sellaio e aver sottolineato quanto sia importante la sella per la salute del cavallo e il benessere del cavaliere. Speriamo in futuro di poter approfondire insieme tutte le tematiche relative alla scelta della sella! Alla prossima intervista!