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La miopatia del gracile e le patologie della colonna vertebrale: la storia di Virna

25, Gen, 2021 | Chiropratica

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Virna non c’è più da meno di un anno ma ho voluto condividere con voi la sua storia per raccontarvi di lei e di alcune malattie come la miopatia del gracile e altre patologie ad esempio della colonna vertebrale che affliggono i cani di razza pastore tedesco ma non solo.

La miopatia del gracile e le patologie della colonna vertebrale: la storia di Virna

Virna durante un trattamento chiropratico di mantenimento

Conobbi Virna (all’epoca 12 anni di età) nella primavera del 2016 dopo che la sua proprietaria mi aveva contattato disperata per il fatto che era riluttante a muovere il collo, faticava a stare in piedi ed era molto addolorata nonostante gli antidolorifici somministrati sia in clinica-dove era stata portata d’urgenza qualche giorno prima- che a casa. Virna infatti aveva avuto anche qualche tempo prima altri episodi di dolore acuto ma prima di quel momento regrediti nel giro di qualche giorno. Quella volta non migliorava e la situazione è precipitata dopo un suo inciampamento nello scendere dalla macchina. Mentre la proprietaria stava valutando un consulto neurologico e una risonanza magnetica, si decise a contattarmi per provare a darle un qualche beneficio attraverso il trattamento chiropratico su suggerimento di un’amica. Mi ricordo che riuscì a malapena a farla entrare in ambulatorio. Virna mostrava cifosi toraco-lombare (ovvero postura in cui il cane presenta un’evidente curvatura della colonna) e collo basso e rigido.

La miopatia del gracile e le patologie della colonna vertebrale: la storia di Virna

Comparto mediale dei muscoli della coscia

7 anni prima Virna era stata sottoposta ad un intervento di miotenectomia come trattamento chirurgico della miopatia del gracile di cui era affetta. Si tratta di una patologia tipica ma non esclusiva del Pastore tedesco che colpisce soggetti adulti di età variabile tra i 2 e gli 11 anni. Può infatti colpire anche altre razze quali Bobtail, Boxer, Dobermann, Pastore belga, San Bernardo. I cani colpiti dalla miopatia del gracile presentano una caratteristica zoppia di tipo meccanico del posteriore interessato (definita “a passo d’oca) con intrarotazione del piede associata a iperflessione e rotazione esterna del garretto. Tale zoppia è dovuta ad una contrattura per la presenza di fibrosi dei muscoli del complesso gracile-semitendinoso (per l’86% dei casi è interessato il gracile e per il 14% è colpito il semitendinoso). Tali muscoli si trovano all’interno della coscia e partecipano all’adduzione della stessa e alla flessione del ginocchio; in presenza della patologia si mostrano fibrotici e aumentati di volume e spesso dolenti alla palpazione. L’eziopatogenesi di questa malattia non è ancora chiara al 100% e oltre a cause traumatiche come nella miopatia primaria (trauma acuto che danneggia le fibre muscolari o microtraumi ripetuti in soggetti atleti o iperattivi) si annoverano cause neurologiche (e in tal caso si parla di miopatia secondaria ad una lesione nervosa). Si è ipotizzato inoltre una predisposizione genetica per via del maggior riscontro di questa patologia nel pastore tedesco in primis. La terapia chirurgica consiste nel recidere il tendine rimuovendo il tessuto fibrotico per rimuovere la contrattura che però può ripresentarsi dopo 2-9 mesi. La terapia conservativa si basa solitamente su onde d’urto, ultrasuoni e fisioterapia. Mediante il trattamento conservativo della miopatia del gracile si è in grado di migliorare in modo più o meno evidente l’andatura, la postura e la mobilità del cane in generale garantendogli un ritorno alle sue normali attività. Recentemente si sono utilizzate anche le cellule staminali mesenchimali originanti dal tessuto adiposo con conseguente notevole recupero funzionale.

Nel caso di Virna la chirurgia non aveva dato neppure un sollievo temporaneo (tendeva sempre più a trascinare il posteriore destro e non voleva più giocare) e a complicare le cose si erano evidenziati problemi alla colonna vertebrale che con il progredire degli anni le causavano dolore crescente. Oltre a presentare problemi alla parte lombosacrale per la presenza di spondiloartrosi (alterazioni degenerative articolari con nel suo caso riduzione dello spazio intervertebrale tra ultima vertebra lombare e sacro) si era aggiunta anche la cervicalgia di probabile origine discale. Non è infrequente nei cani della sua età una degenerazione dei dischi intervertebrali con protrusione e compressione delle radici nervose o del midollo in modo più o meno importante. Oltre al dolore evidente (non muoveva più il collo) i colleghi dell’ospedale veterinario avevano notato un deficit di riposizionamento propriocettivo a carico del posteriore destro (quando le si fletteva il piede per farla appoggiare sul dorso non riposizionava correttamente la pianta per terra poiché aveva perso questa funzione nervosa), durante la visita dorsofletteva spontaneamente uno degli anteriori (cioè tendeva ad appoggiarlo sul dorso anziché sul palmo). Per tale motivo era stato consigliato un consulto neurologico. Ricordo inoltre che i Pastori tedeschi sono soggetti anche alla mielopatia degenerativa ovvero una malattia degenerativa del sistema nervoso centrale caratterizzata dalla demielinizzazione irreversibili delle fibre nervose. Insomma Virna non mostrava nulla di incoraggiante e la sua proprietaria non sapeva che decisione prendere. Non feci alcun trattamento a livello cervicale ma solo una dolce mobilizzazione passiva per verificare e localizzare i tratti ipomobili, quindi mi concentrai sul bacino e il tratto toracolombare. Dissi alla proprietaria che la prognosi era riservata e che ci saremmo viste dopo una settimana.

La miopatia del gracile e le patologie della colonna vertebrale: la storia di Virna

Virna alla ripresa della sua vita di sempre, dopo tanto dolore finalmente riusciva a fare lunghe passeggiate

Con grande gioia dopo il primo trattamento Virna riprese a muovere il collo e dopo altri due trattamenti ha commosso la sua umana portandole un gioco… avevo ripreso la voglia di giocare dopo tantissimo tempo! L’andatura del posteriore destro continuava ad essere alterata ma lo trascinava meno e riusciva anche a fare lunghe passeggiate persino nella neve.

Visto il miglioramento la proprietaria decise di lasciare in standby la visita neurologica e la risonanza e tenerla monitorata. Per i successivi 4 anni ho continuato a trattare Virna quasi tutti i mesi come terapia di mantenimento. Il quadro è rimasto stabile fino a un paio di mesi prima della sua morte naturale all’età di 16 anni. Se ne è andata accudita fino al suo ultimo respiro con tutto l’amore e il rispetto che la sua compagna umana ha saputo donarle, con accanto il suo gatto preferito, nel suo punto sul tappeto vicino alla cassapanca di legno. Credo che Virna non mi abbia mai particolarmente amato, era una cagnolona piuttosto timida che non apprezzava molto la manipolazione da parte delle persone. Si metteva giù a volte fingendosi morta e con pazienza mi faceva fare. A volte si addormentava quasi e mi dispiaceva romperle le scatole per girarla. Allora mi guardava come solo lei sapeva fare come dicendomi “e ora cosa vuoi? Sto bene così, perché mi devi spostare?”. Non dimenticherò mai i suoi occhi e l’odore della stufa a pellet che mi accoglieva, quando mi sedevo vicino a lei e ascoltavo con le mie mani quello che il suo corpo aveva da dirmi.

Non vi nascondo che, inizialmente, trovarmi difronte ad un pastore tedesco anziano, con miopatia del gracile e problemi cronici alla colonna vertebrale mi aveva pervaso di dubbi. Non vi erano solo problemi di natura ortopedica ma anche neurologici. Non essendo stati fatti più esami diagnostici non è stato possibile stabilire se le sue patologie fossero veramente rimaste stabili da un punto di vista anatomico ma quello che è chiaro è il cambiamento della sua qualità di vita.

La miopatia del gracile e le patologie della colonna vertebrale: la storia di Virna

Virna in una delle sue tante passeggiate immerse nella natura

Virna mi ha insegnato che i dubbi servono soprattutto quando ti aiutano a capire in quale direzione andare e che a volte basta solo fare un primo passo per capire se si è sulla strada giusta. E’ stata infatti la prima a non darsi per vinta e a darmi la possibilità di aiutarla come potevo per le mie conoscenze e competenze di allora. La porterò sempre nel cuore!

Bigliografia:

Vidoni, B., Hassan J., Bockstahler B., Dupre G.

Fibrotic gracilis myopathy – Clinical signs, diagnostic imaging, therapy in a German shepherd dog

January 2008 Wiener Tierarztliche Monatsschrift 95(1):8-14

 

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Gracilis or semitendinosus myopathy in 18 dogs

J Am Anim Hosp Assoc

Mar-Apr 1997;33(2):177-88.

doi: 10.5326/15473317-33-2-177.

Affiliations expand

PMID: 9111730

DOI: 10.5326/15473317-33-2-177

 

Semitendinosus myopathy and treatment with adipose-derived stem cells in working German shepherd police dogs

Melissa A. GibsonS. Gary Brown, and Nancy O. Brown

Can Vet J. 2017 Mar; 58(3): 241–246.

PMCID: PMC5302197

PMID: 28246410

Alxander de Lahunta A, Glass E.

Neuroanatomia e neurologia clinica veterinaria

Edizioni Edra (2017)